Fondatore e direttore delle principali riviste informatiche in Italia

Marcello Marongiu

Roberto Mazzoni ha iniziato la sua carriera di giornalista professionista nel 1979 e ha continuato fino ai giorni nostri. E’ iscritto all’Ordine Italiano dei Giornalisti Professionisti. Ha raggiunto i più alti livelli nel suo settore che gli hanno valso la concessione da parte degli Stati Uniti di un invito speciale, riservato a persone con abilità straordinarie.

Crea il primo mensile di personal computer e diventa leader di mercato

I suoi primi articoli sono comparti sulla rivista L’Elettronica, un tabloid bisettimanale concepito per essere il primo giornale professionale riservato all’industria dei componenti elettronici. La rivista, fondata nel 1978 da Marcello Marongiu, ha visto in Roberto uno dei collaboratori chiave dal 1979 al 1982.

Marcello Marongiu è stato uno dei personaggi chiave nell’editoria italiana. Dopo aver creato l’Elettronica ha fondato Bit Relations, la primissima società di PR dedicata alla tecnologia in Italia. Più tardi si è trasferito in Costa Rica dove ha creato una società di produzione multimediale per il Web. Ecco che cosa racconta Marcello Marongiu riguardo a quel periodo di lavoro:

Roberto iniziò a collaborare con me dall’esterno. Notai subito che aveva competenze approfondite in materia, ed era anche capace di scrivere molto bene; era in grado di realizzare un prodotto finito perfetto, sia che si trattasse di un articolo tecnico, di una recensione di un prodotto o di un’azienda.

Quando divenni direttore dell’Elettronica, la rivista da me fondata nel 1978 per la Jackson, Roberto entrò a far parte della redazione e venne a lavorare con me.

Sapeva dare il taglio giusto al pezzo e cosa ancora più importante era capace di aggiungere valutazioni personali e commenti che lo rendevano un giornalista completo e non un semplice cronista in grado solo di raccontare un evento.

Le sue capacità si esprimevano molto bene anche all’esterno della redazione: nelle conferenze stampa interveniva con domande pertinenti e dimostrava di essere un giornalista completo.”

Dal 1983 al 1987 Roberto Mazzoni ha assunto la responsabilità di gestire il primo mensile italiano dedicato agli utenti professionali di personal computer: PC World Magazine. Era un progetto audace per l’epoca. PC World Magazine entrò sul mercato con un obiettivo ben definito: occuparsi del PC IBM che in quel periodo era ancora molto importante. Fu una scommessa che si rivelò vincente e che portò PC World Magazine a dominare il mercato dell’epoca.

La rivista era diretta da Roberto Mazzoni, ma il progetto originale di PC World Magazine era stato sviluppato da Sergio Mello Grand, un pioniere dell’informatica che aveva portato in Italia molti prodotti e innovazioni direttamente dagli Stati Uniti. Sergio Mello Grand è stato un altro dei protagonisti del mercato informatico italiano e ancora oggi copre la posizione di amministratore delegato di una delle principali software house italiane. Ecco che cosa Sergio Mello Grand ha da raccontare a proposito di Roberto in quel periodo:

“PC World Magazine sotto la conduzione operativa di Roberto Mazzoni riuscì in breve tempo a raggiungere e superare per diffusione e tiratura le altre testate del gruppo Jackson, superando la soglia delle 100.000 copie, un traguardo più che significativo per il mercato italiano.”

Fonda e dirige il primo settimanale per personal computer in Italia

Nel 1987 Roberto Mazzoni fu assunto dal più grande gruppo editoriale italiano: Arnoldo Mondadori Editore.

Palazzo Arnoldo Mondadori Editore

La sua missione consisteva nel partecipare al lancio del settimanale PCWEEK Italia, dedicato agli utenti aziendali di personal computer. C’erano già tre diverse riviste settimanali sul mercato e l’opinione comune era che fosse impossibile crearne una quarta.

Roberto Mazzoni contribuì in modo strategico al lancio di PCWEEK Italia che divenne rapidamente il numero uno tra i settimanali d’informatica italiani creando un nuovo record sul mercato. Poco dopo Roberto Mazzoni ne divenne anche direttore responsabile. Roberta Dami era la responsabile commerciale di PCWEEK Italia e oggi è un’imprenditrice affermata titolare di società di PR al centro di Milano. Ecco che cosa racconta di Roberto in quel periodo:

“Con Roberto poi ebbi modo di lavorare fianco a fianco e di conoscerlo meglio professionalmente quando diventai  responsabile della pubblicità per Pc Week Italia. La sua competenza, le sue capacità professionali erano stimate da tutti e anche umanamente il suo ruolo era determinante, riusciva comunque a dirimere i conflitti. È stato di aiuto a tante persone, professionalmente parlando.

Gli anni di maggior successo sono stati sicuramente i primi anni di vita di PC week fino al 1995, quando la rivista da sola faceva 5 miliardi di lire di fatturato pubblicitario all’anno; i computer cominciavano a entrare nel mondo consumer, Le aziende avevano voglia di investire, di far conoscere i loro prodotti.”

Fonda e dirige PC Professionale: leader assoluto di mercato per molti anni

ROberta damiUno dei suoi traguardi più importanti in campo editoriale è stato il lancio della rivista PC Professionale nel 1991. Roberto Mazzoni he ha inventato il nome, ne ha progettato la struttura e ne ha gestito il lancio fino a portarla a dominare il mercato superando i suoi stessi traguardi precedenti.

PC Professionale raggiunse livelli di popolarità e vendite pubblicitarie che non erano mai state viste prima di allora sul mercato italiano. Mantenendo una posizione di assoluto predominio per molti anni a venire.

Ecco che cosa racconta di quel periodo Stefano Maruzzi, che è stato amministratore delegato di Google Italia, responsabile Europeo di Microsoft MSN, presidente di Condé Nast Digital e ora vice-president Europa, Medio Oriente e Africa di Godaddy.

“Per molti anni Roberto è stato un attento, qualificato e preciso divulgatore di know how, azione doppiamente meritoria in un mercato arretrato e stupidamente conservatore come quello italiano. Attraverso le testate che ha diretto è entrato nelle case di milioni di italiani per spiegare quella che all’epoca si chiamava “informatica” svolgendo indirettamente un ruolo di educatore di primaria importanza. Il tutto accompagnato da autorevolezza e umiltà, due qualità invidiabili.

Sono sempre rimasto molto colpito dalla professionalità, dall’impegno e dalla competenza che Roberto ha sempre dimostrato sul lavoro dedicando anche ampi spazi della propria vita personale al raggiungimento degli obiettivi assegnati alle testate di cui è stato direttore.

Lo spirito di sacrifico associato a competenze specifiche e doti manageriali via via sempre più raffinate hanno fato di lui uno degli esempi e dei modelli ai quali mi sono ispirato nei primi anni della mia carriera lavorativa. Oltre a queste qualità gli va riconosciuta anche una spiccata propensione al dialogo, ad ascoltare e una genuina apertura nei confronti del nuovo e di chiunque avesse qualcosa di stimolante e interessante da proporre.

Capace, competente, veloce, dotato. Questi i suoi attributi principali uniti a una conoscenza del mercato e del settore che gli hanno sempre permesso di capire gli scenari correnti e di anticipare le evoluzioni future. Quindi non solo un giornalista competente, ma anche una risorsa pensante capace di vedere oltre rispetto all’orizzonte del momento.

Dal mio punto di vista Roberto è stato un punto di riferimento per la comunità informatica italiana attraverso la guida di un numero elevato di pubblicazioni. La sua azione di evangelizzazione e di educazione si è fatta sentire per anni e ha contribuito a generare un livello di cultura e di competenza degli argomenti trattati adatto alle esigenze del momento.

Di sicuro i suoi due successi professionali di maggior rilevanza sono state le testate PC Professionale e PC Week, la prima ideata da zero, la seconda ereditata e portata a livelli di diffusione e di qualità editoriale senza precedenti diventando di fatto la Bibbia in materia informatica in Italia per diversi anni prima dell’avvento e della diffusione di Internet. Questa una valutazione con una prospettiva business e da lettore delle testate.”

Rilancia e dirige PC Open: prima rivista italiana con contenuti multimediali formativi

Copertina di PC OpenDal 2002 al 2008 Roberto Mazzoni è diventato Direttore Responsabile del mensile PC Open che ha creato per la prima volta corsi professionali per i propri lettori.

La rivista veniva distribuita con un DVD in modo che fosse disponibile anche in formato digitale e non solo su carta. Un’innovazione per l’epoca che poi è stata imitata da molti altri concorrenti.

Molti lettori di PC Open hanno potuto ottenere attraverso la rivista la formazione professionale che necessaria per migliorare la propria posizione nel mondo del lavoro. Qui Roberto si è misurato per la prima volta con il rilancio di una testata già esistente. E’ riuscito nel suo intento utilizzando contenuti multimediali che rendevano la testata più moderna e più vicina alla nuova realtà creata da Internet.

Dopo il rilancio a cura di Roberto Mazzoni, PC Open fu acquisita dal principale editore italiano di finanza ed economia: Il Sole 24 Ore.